Dove sei? Vicoli senza risposta
per un avanzo di cella.
Barcolla tra strade notturne,
la folla la scansa e la spinge
nuda nel rozzo mantello,
che quasi non chiude una fibbia.
Nausea da bocca ansimante
di vuoto, fumo e saliva.
di sopra una stupida lastra,
nera di stelle lontane.
La luna, pallida faccia: spicchio
spezzato. Il cielo le è inviso, inciampa
e contro una casa collassa. Naufraga, dai piedi feriti,
al muro si aggrappa
la gola bloccata. Intorno
è un odore di spezia,
di droga e catene di schiavi.
Nell’aria più torrida trema
la pelle di carta screziata.
Qualcuno le scopre la faccia
e va disgustato,
che gli occhi inumani
sul lato di destra,
schizzanti fanno un terzetto.
Paura sul volto che sa
ansioso il nemico ricerca.
Può niente; la testa un intruglio,
le vene otturate da sassi.
La notte rifugge mostrando
degli occhi lo spazio più
bianco, pupille nel cranio
tremanti, rifugio e la fine
dei sensi bramando. Ignote, la prendono mani:
a un tratto è priva di peso.
Svolazza, da bambola mossa
e rotta, sbava un singulto.
Si voltano gli occhi alle torce
fiori lucenti al mercato.
Delira, nessuno la sente.
Il fuoco, se almeno, nel fuoco
io fossi! Il freddo... uccide e tortura.
Nel mezzo dei tanti, incatenati e tremanti, non è che cenere al vento; ricordo svanito di stecca d'incenso, odore sopito nel puzzo più denso - di sangue sudore di morte livore che fan del mercato il nero più intenso.
Piange e invoca la Morte.
Più volte perde la luce del tutto,
di sotto le stelle mute dal lutto.
Su un pagliericcio che sa d’animale
e d’orina, si rialza disfatta.
Ha gli occhi chiusi dai pugni
e un vuoto che grida di niente.
Cammina ubriaca sospesa
nel limbo tra notte e mattino,
il vento le soffia di sabbie
distanti ricorda lontano: deserto,
abbraccia calore perenne.
la luce che sbianca le ossa
la luce salvifica e gialla
la luce che segue ogni mossa
di caldo santifica e abbaglia
Un raggio.
Vermiglio cremisi e poi giallo; colpisce in un occhio e poi l'altro donandogli un po’ di respiro.
Helia
piange, poi ride e da sola
allarga le braccia al mattino: di Sole s'illumina.
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